ANIME PRIGIONIERE
Regia di Antonio Turco
Domenica 13 Marzo – Ore 19.30
Presso la Chiesa del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo
Sala Gaspare – Via Narni, 19 – 00181 RM
La violenza domestica, lo stupro, nelle sue sfaccettature (da quello subito da una bambina di 9 anni
alla descrizione dei tratti patologici insiti nell’atto), la difficoltà di concedere il “perdono” del padre
della vittima di fronte all’omicida del figlio, l’odio nei confronti dei “neri” o verso gli immigrati sono
le tematiche che troveranno una declinazione drammaturgica nella nuova opera della Compagnia.
L’aspetto significativo è l’invito alla riflessione che attivano gli ex detenuti che formano la
Compagnia, a testimoniare come il processo di separazione sociale, cui sono stati condannati, si è
tradotto in una presa di coscienza solidaristica verso le altre categorie che subiscono odio, violenza
e discriminazione (tra queste non solo le donne, ma anche gli immigrati, gli omosessuali…).
Lo spettacolo si propone, in stretta sintonia con gli obiettivi rituali della Compagnia di “agire” sulla
coscienza collettiva.
La violenza di genere è spesso rimossa da entrambi i soggetti dell’azione deviante tanto la vittima
tanto il carnefice cercano nell’oblio la soluzione ai problemi morali ed esistenziali che l’azione
produce.
Alla violenza si risponde con processi culturali che facciano crescere le persone il “rispetto per
l’altro” e l’”altro da Noi” non può essere considerato il nostro nemico ma il soggetto che pone lo
stesso diritto di vita che appartiene ad ogni singolo membro della comunità sociale.
Note di Regia
Tutti gli spettacoli sono basati su una scenografia minimalista in cui prevalgono il rapporto con
una struttura scenica fatta sostanzialmente da entrate progressive dei 12 attori protagonisti,
interpreti individualmente, di monologhi e dialoghi legati alla tematica. Le interpretazioni si
alterneranno con brani musicali dal vivo eseguiti dalla band che farà riferimento alla tradizione
rock e della canzone d’autore per esprimere un contenuto musicale di contorno e sostegno
all’azione scenica. L’azione scenica sarà sostenuta, inoltre, da un efficace gioco di luci.
STORIA DELLA COMPAGNIA STABILE ASSAI
La Compagnia Stabile Assai è il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto
penitenziario italiano. Il suo esordio risale a luglio 1982 con la sua partecipazione al festival di
Spoleto. Questa storia trentennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da detenuti
semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti
professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. La Compagnia “Stabile Assai” si è caratterizzata
per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo
(“Fine pena mai”), la follia (“Nella testa un campanello”), la questione meridionale (“Carmine
Crocco”), la integrazione interetnica (“Nessun fiore a Bamako”).
Nell’ultimo triennio la Compagnia ha messo in scena la storia criminale del nostro Paese nel periodo
1977-1992 con spettacolispecificamente dedicati alla Banda della Magliana con “Roma, la capitale”,
al periodo post cutoliano a Napoli con “Nascett’n’miezz o mare”, alla morte di Pier Paolo Pasolini
con “Ma che razza di città”. Tutti realizzati n anteprima nazionale, al Teatro Parioli che ha
ospitato negli ultimi 6 anni la Compagnia, nella programmazione ufficiale.
E’ da evidenziare che la Compagnia si è esibita, unico caso in Italia, nel giugno del 2009, all’interno
della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, del
Presidente della Commissione Giustizia del Senato On. Giulia Buongiorno e del Capo del
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Presidente Franco Ionta. Nel dicembre 2010 si è
esibita nell’Auditorium della Casa Madre del Mutilato di Guerra di Piazza Adriana, in uno spettacolo
voluto dai vertici del Tribunale di Sorveglianza di Roma e da personaggi politici. Di particolare rilievo,
inoltre, è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato alla Compagnia per la valenza sociale
della sua attività teatrale. Il 30 giugno del 2011 la Compagnia ha vinto il prestigioso “Premio Troisi”.
Il 14 dicembre 2011 è stata, inoltre, ospite del Sindaco Alemanno nella sala della Protomoteca, con
lo spettacolo dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, “Una canzone per l’Italia”.
SINO AD OGGI LA COMPAGNIA HA EFFETTUATO 1056 SPETTACOLI ESTERNI ALLE MURA
CARCERARIE. HA VINTO DUE VOLTE IL PREMIO TROISI. HA AVUTO DUE MEDAGLIE D’ORO DAL
PRESIDENTE NAPOLITANO E DAL PRESIDENTE MATTARELLA.
INTEERPRETI DI ANIME PRIGIONIERE
Max Taddeini, Massimo Tata, Tamara Boccia, Edmond Deidda, Massimiliano Anania, Giovanni
Arcuri, Giorgio Carosi
MUSICISTI
Lucio Turco batteria, Antonio Turco chitarra e voce, Roberto Turco basso e voce, Enzo Pitta
chitarra e voce