DA FABRIZIO BRANDI : VE LO SPIEGO NA VORTA PE TUTTE… SEI ROMA SE …..

 

Sei romano se nasci a Roma, ma esserlo davvero è n’artra cosa.

Sei romano se da piccolo ti portavano al Gianicolo a guardare pulcinella e il botto del cannone a mezzogiorno. Tu dicevi che ti piaceva ma quando vedevi dare fuoco alla miccia ti prendeva la tremarella.

 

Sei romano se l’estate non è estate se non ti spari 40 minuti di fila per mangiarti la grattachecca dalla sora Maria. Sei romano se (im)pazientemente spieghi per la centesima volta la differenza con la granita.

Sei romano se a Natale vai a piazza Navona e ogni volta dici ma che ci veniamo a fare? Però le bancarelle coi personaggi del Presepe e la fontanella che funziona davvero sono troppo belle.

 

Sei romano se la befana è più di babbo Natale.

 

Sei romano se conosci la differenza tra il carciofo alla romana e quello alla giudia e tra sticazzi e me cojoni. Sei romano se la parolaccia la sai dire. E non è più una parolaccia.

 

Sei romano se da piccolo ti hanno insegnato che il calcio è la città, condannandoti a una vita di sofferenze (frequenti) e (rare) gioie smisurate. Se quando entri allo stadio olimpico ti batte il cuore ogni volta. E il cuore è giallo e rosso oppure bianco e azzurro. Non ammesse altre combinazioni a meno che da piccolo ti hanno raccontato che l’importante è vincere e non amare a dismisura.

 

Sei romano se ogni volta che torni da qualsiasi parte tu venga ti guardi attorno e dici ma quanto sei bella? Se odi la tua città mentre la ami come un pazzo, se il riflesso delle luci sul Tevere la sera ti commuove.

 

Sei romano se sei in fondo un po’ Pasquino, se core de ROMA è er sor Marchese del Grillo, Aldo Fabrizi, la sora Lella, Nannarella…e se sta mano po’ esse’ piuma e po’ esse’ fero.

 

Sei romano se sbuffi e ti lamenti, se t’arrabbi per il traffico e la mondezza, per il caos e l’inefficienza…ma è come pe mamma tua. Se te lamenti te c’hai ragione, se lo fanno l’artri “te li magni”.

 

 

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